Esprimiamo tutta la nostra solidarietà agli operatori, alle organizzazioni e alle associazioni del servizio 118 che ancora una volta si trovano costretti a ricordare a tutti le precarie condizioni in cui lavorano. Costretti a ricordarlo e a minacciare di sospendere il servizio dal 1 gennaio 2023 perché da mesi si sentono promettere soluzioni e impegni che sono stati sistematicamente disattesi. E l’ultima umiliazione che sono stati costretti a subire è stata quella del bando pubblicato da Regione e Asrem che, a detta delle associazioni del 118, “serve solo a mettere pannicelli caldi e mezze misure” e non a trovare soluzioni dignitose e durature. Toma e Florenzano alla guida di Regione e Asrem dimostrano ancora una volta tutta la loro incompetenza e arroganza nel non riconoscere la giusta dignità a dei lavoratori che da anni, e soprattutto durante l’emergenza covid, grazie alla prestazione di servizio volontario, hanno compensato e posto rimedio alle enormi falle del servizio sanitario regionale. E pensare che nel nuovo programma operativo la rete del 118 è centrale nella gestione dell’emergenza urgenza e quindi delle malattie tempo dipendenti.
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