Notte di terrore all’ospedale di Isernia, per la precisione al laboratorio analisi del Veneziale dove, ieri sera, intorno alle 22, un biologo di turno ha notato, nascosto dietro un armadietto, un serpente, abbastanza grande che stava acquattato. Il tecnico, impaurito, ha subito chiamato più volte la Direzione Sanitaria e i Vigili del Fuoco che, al contrario, sono arrivati tempestivamente, ma non lo hanno trovato subito. Il serpente infatti, si era nascosto. Allora sono andati via tutti dal laboratorio, il serpente a quel punto è rispuntato fuori, strisciando lungo il pavimento e solo allora i Vigili lo hanno potuto catturare e portare via. Inutile dire che una normale notte di lavoro in laboratorio si è così trasformata in una notte d’incubo per gli operatori di turno che, chiaramente, non hanno potuto lavorare tranquilli, con un serpente tra i piedi. Comprensibile lo stato d’animo scosso e la paura. Nessuno ha ancora capito da dove sia entrato il serpente, ma è solo l’ultima puntata della telenovela di un ospedale che purtroppo mostra gravi lacune strutturali, infatti i laboratori e gli stessi reparti dovrebbero essere a prova di massima sicurezza. Cosa sarebbe potuto accadere infatti se, dal laboratorio, il serpente si fosse intrufolato tra i letti delle corsie?
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