Questa mattina è stata eseguita l’autopsia sulla salma di Roberto Silvestri, l’isernino deceduto al policlinico di Chieti a seguito di un intervento di ernia iatale per cui la procura aveva aperto un inchiesto per l’ipotesi di reato di omicidio colposo. L’esame autoptico sarà necessario per stabilire se la morte del paziente isernino sia in qualche modo riconducibile ad errori o ritardi nelle diagnosi o nelle terapie. Per conoscere i risultati bisognerà attendere 60 giorni. Intanto sono sei gli operatori sanitari indagati.
IsNews riporta che stando a quanto ricostruito fino a questo momento l’uomo lo scorso 7 Dicembre è stato ricoverato al policlinico per essere operato il giorno successivo. Subito dopo però ha iniziato ad avvertire dolori alla cassa toracica ed è stato quindi sottoposto ad esami diagnostici tra i quali una TAC e un ECG. Alle 5 del mattino del 14 Dicembre la situazione è precipitata e il 68enne è stato trasferito nel reparto di rianimazione in condizioni gravissime. Un paio d’ore dopo è morto.
I familiari hanno chiesto di capire cosa sia successo e sostengono di non aver ricevuto alcuna spiegazione dai medici.
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