Sviluppato dall’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli un sistema PET innovativo, portatile e adattabile alla forma delle piante, progettato per migliorare la gestione sostenibile in agricoltura. Lo sviluppo scientifico e tecnologico ci ha abituati da tempo alla possibilità che i risultati ottenuti in una disciplina possano essere estesi ad altri campi. Un nuovo esempio di questa “contaminazione” viene dalla PET (Tomografia a Emissione di Positroni), ben nota per le applicazioni nel campo della diagnostica medica e che ora trova il suo spazio nell’agricoltura del futuro. “Le piante – spiega il ricercatore Emanuele Antonecchia – sono organismi viventi, con dei loro processi metabolici che la PET può mettere in evidenza e studiare”.
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