Un risultato eccezionale, a prescindere da quello che sarà l’esito finale. Aldo Patriciello è riuscito a portare alla Lega quasi 70mila voti al Sud, un enorme contributo per il partito di Salvini, confermando l’enorme presa che ha sull’elettorato l’uscente eurodeputato molisano.
E’ finito secondo, nella circoscrizione Sud nel Carroccio, dietro al Generale Vannacci per circa tremila preferenze: lo scarto più basso tra Vannacci e il secondo in tutte le circoscrizioni, ad eccezioni delle Isole.
Da sottolineare il risultato molisano, dove la Lega, con Aldo Patriciello, è arrivata al 17,14 %, con quasi 22mila voti, doppiando di gran lunga Forza Italia, che si è fermata all’8,38% con 10mila e seicento voti.
Ora il destino dell’europarlamentare molisano dipenderà da due fattori: la scelta che effettuerà il Generale, finito primo in tutte le circoscrizioni, ad eccezione delle Isole, e il calcolo dei resti. Vannacci dovrà scegliere il seggio tra: circoscrizione nord-orientale, nord-occidentale, Italia centrale e Italia meridionale. Se non dovesse scegliere il Sud, Patriciello sarebbe eletto per la quinta volta consecutiva al Parlamento europeo.
Senza considerare infine il calcolo dei resti e sembrerebbe che alla Lega possa spettare un seggio in più, otto invece di sette e, se così dovesse essere così, bisognerà capire in quale circoscrizione scatterà. Se fosse quella del Sud, Patriciello andrebbe a Bruxelles senza alcun problema e senza dipendere dalla scelta di Vannacci.
Insomma l’elezione di Aldo Patriciello dipenderà da questi due fattori: Vannacci e i resti, ma, tuttavia, bisogna sottolineare ancora una volta l’ennesimo eccezionale risultato del politico molisano.
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