SPACCIO DI DROGA E VIOLENZA A CAMPOBASSO, GLI ESERCENTI SCRIVONO ALLE ISTITUZIONI

Gli esercenti delle attività commerciali del centro città hanno scritto una lettera a tutte le forze dell'ordine e alle Istituzioni

Campobasso. Gli esercenti delle attività commerciali del centro città hanno scritto una lettera, con richieste urgenti, a tutte le forze dell’ordine e alle Istituzioni, per i numerosi episodi di violenza e spaccio di droga, nel cuore del Capoluogo di Regione.

«Quotidianamente, sia nelle ore diurne, sia nelle ore notturne, – si legge all’interno della lettera- nel cuore del centro città, zona Piazza Gabriele Pepe, via Palombo, sottopassaggio della galleria della Banca ivi situata, Piazzetta Palombo, via Marconi, ed in modo ancor più evidente e preoccupante in villetta Flora che pertanto chiediamo venga monitorata costantemente dalle forze dell’ordine, assistiamo, ormai da molto tempo, a gravissimi e pericolosissimi episodi di aggressioni, spaccio di sostanze stupefacenti, risse, accumulo di sporcizia e rifiuti di ogni genere che, non solo arrecano disagi alla cittadinanza tutta, ma generano una robusta preoccupazione per i residenti tutti della zona stessa e per noi che qui svolgiamo la nostra attività lavorativa.

Ripetutamente denunciamo l’accaduto facendo ricorso alle autorità competenti, ma la costanza degli episodi criminosi, alle volte, ci scoraggia nel richiamare l’attenzione di chi di dovere perché, troppo spesso, accade che l’intervento delle autorità giudiziarie si concretizzi in ritardo rispetto all’accaduto denunciato.

Nonostante i copiosissimi interventi di urgenza registrati, nonostante le numerosissime chiamate e le segnalazioni inoltrate, registriamo, con sincero dispiacere e con autentica pericolosità, un incremento esponenziale delle dinamiche criminali, ragion per cui chiediamo, fermamente e a gran voce corale, interventi mirati e concreti per arginare e risolvere più ampiamente tali condotte.

A tal fine ci dichiariamo pronti a collaborare fattivamente in nome della sicurezza e della legalità facendo anche ricorso alla forma del comitato, certi che chi di dovere saprà agire nei tempi e nei modi giusti e necessari, tali da evitare la nostra eventuale organizzazione in ronde cittadine».

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