RINNOVO VERTICI EGAM, TUTTO RINVIATO A DATA DA CONCORDARE

Oggi doveva essere il giorno della ‘’verità’, Invece, è stato tutto rinviato a data da destinarsi. La politica ancora non è pronta a decidere cosa fare del grande ‘’scatolone’

Egam, Ente gestione idrica molisana, oggi doveva essere il giorno della ‘’verità’’, o meglio della conta dei numeri. Bisognava eleggere il nuovo presidente al posto di Carmine Ruscetta. Invece, è stato tutto rinviato a data da destinarsi. Insomma, la politica ancora non è pronta a decidere cosa fare del grande ‘’scatolone’’ – inventato solo tre anni fa – per fare da contenitore al gestore dell’acqua che fuoriesce dai rubinetti dei molisani.
Una politica regionale creativa, come sempre ‘’assetata’’ di poltrone, capito che con l’acqua c’era da guadagnare nuovi incarichi, si inventò, a valle di Molise Acque (l’ente sub-regionale proprietario delle sorgenti), due nuove entità: la prima era l’Egam, formata dai sindaci dei maggiori centri e dai responsabili degli ambiti che consorziavano i piccoli comuni, per un totale di 14 persone; la seconda è stata la Grim, una cooperativa tra i 14 rappresentanti, che sarebbe subentrata ai comuni nella gestione e manutenzione delle reti idriche municipali.
Ricapitolando, attorno all’oro azzurro, così viene definita la pregiata acqua molisana, dopo Molise Acque sono nati altri due carrozzoni, entrambi con impiegati, tecnici, e amministratori, tutti con i relativi stipendi e indennità.
Prima della riforma, esisteva solo Molise Acque, che portava l’acqua ai comuni e poi ogni comune si organizzava in proprio, per erogazione e manutenzione delle rispettive reti idriche.
Oggi è tutto più complicato e senza dubbio la politica ha la sua parte di responsabilità, perché creando nuove entità ha moltiplicato i costi, dimenticando anche l’antico detto che afferma: “dove ci sono troppi galli, non fa mai giorno”.
Ed è dimostrato dai fatti delle ultime settimane – con tagli, riduzioni e continui black out della rete idrica, in quasi tutti i centri della regione – come la questione acqua, si avvii a diventa l’ennesima via crucis molisana, in aggiunta a quelle dei trasporti e della viabilità. Qualcuno sussurra che Roberti sta perdendo la pazienza e potrebbe presto commissariare tutto. Forse, non farebbe male. (edg)
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