“Di fronte a quello che sta accadendo in questi giorni nella nostra regione, con i soggetti più deboli e indifesi, come i malati oncologici, sottoposti allo stress psicologico di non avere più certezze sulla possibilità di accedere alle cure radioterapiche salvavita, il Comitato che presiedo sente il bisogno di far sentire, alta e distinta, la propria voce in loro difesa.
La Struttura Commissariale sta mettendo in essere gravissime decisioni che incidono sulla possibilità che la Radioterapia del Gemelli continui a funzionare. La denuncia pubblica del Presidente della Fondazione, Stefano Petracca, non ha bisogno di interpretazioni. Il Reparto di Oncologia del Cardarelli autorizza solo in minima parte le applicazioni radioterapiche chieste dal Gemelli, mettendo a rischio il successo della terapia e con esso la speranza stessa di vita del malato oncologico.
Il Gemelli, di fronte a questi ostacoli ed alla eccessiva fiscalità imposta dalla struttura commissariale, ha già preannunciato che a fine mese farà partire la procedura di chiusura del servizio di Radioterapia, non accettando nuovi malati.
Il Molise si avvia così a perdere, a causa di una politica commissariale ottusa e irresponsabile, un servizio di eccellenza, che è un fiore all’occhiello della sanità regionale e che attira numerosi utenti oncologici anche da fuori regione. Insomma ricominceranno, per i nostri malati, quei viaggi della speranza che erano cessati con l’arrivo della Cattolica in Molise. La nostra regione fa un salto all’indietro di trenta anni e perchè succede tutto questo?
Perché i Commissari hanno deciso, dall’oggi al domani, di tagliare della metà il budget destinato alla Radioterapia. Insomma, per risparmiare. Ma non si può e non si deve risparmiare sulla pelle dei molisani. Da ricordare che, nella stessa ottica, sono stati tagliati anche trecentomila euro all’anno, che venivano destinati ai trapiantati molisani che hanno bisogno di cure fuori regione. Ma nessun taglio per altre spese e altri sprechi, come, giusto per fare qualche esempio, i 275mila euro spesi per fare pubblicità sulla Rai a Sanremo. Oppure i 70mila euro dell’appalto per la sanificazione, lievitati fino a cinque milioni. Qui non si bada a spese e risparmi. Sulla salute invece tagli e cancellazioni.
Ebbene, è ora che i consiglieri regionali, gli assessori, i parlamentari del nostro Molise facciano sentire forte la loro voce e il loro dissenso, prendendo pubblicamente le distanze da questa politica ‘’scellerata’’. Il nostro comitato si rivolge a tutti loro, rappresentanti del popolo molisano. Solo isolando e condannando l’operato della struttura commissariale della sanità, si può sperare di cambiare il verso delle cose. Il nostro è un appello pubblico ad una presa di coscienza collettiva che salvi la vita dei nostri malati oncologici”
Avv. Antonella De Benedictis
(presidente del comitato di Tutela della Salute del Cittadino)
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