La sanità non è un mercato né un baratto. Ci indigniamo difronte a queste scelte perché la vita umana e la dignità delle persone malate vanno messe al centro delle scelte politiche e le questioni burocratiche non possono superare quelle della cura e dell’assistenza ai bisognosi. Si proceda piuttosto in senso contrario, per garantire le cure ai malati ricoverati che non possono sentirsi abbandonati o addirittura lasciati da un giorno all’altro senza un letto. A tal proposito – continua – la Uil propone al Commissario di mettere immediatamente in campo le risorse per l’abbattimento delle liste d’attesa per il post Covid, ancora prevalentemente bloccate. Il caos del sistema sanitario regionale, generato da continue rincorse sui budget e dall’assenza del piano del fabbisogno delle prestazioni, non può e non deve ricadere sulla vita dei cittadini, che pagano tra l’altro tasse tra le più alte d’Italia. Facciamo appello al buon senso di tutti: ci si sieda intorno ad un tavolo e si trovi la soluzione: a rischio ci sono i malati e i posti di lavoro di centinaia di operatrici e operatori. Il Presidente si faccia da garante innanzitutto dei diritti dei cittadini e non del suo ruolo di Commissario. Sicuramente – conclude Boccardo – con il dialogo e la moderazione una soluzione la si troverà”.
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