CASO ATM, ARRIVANO LE DICHIARAZIONI DELL’AZIENDA

A.T.M., tramite una nota indirizzata agli organi di stampa, ha voluto fare chiarezza sulla questione delle retribuzioni ai suoi dipendenti.
“Il pagamento in sostituzione dei nostri lavoratori, fanno sapere, è stato richiesto direttamente da noi alla Regione Molise in seguito al blocco della Regione della liquidazione di rilevantissimi crediti che avrebbe dovuto corrispondere ad A.T.M. , e non attuato dall’Ente a difesa dei lavoratori.”
In questo contesto, A.T.M. avrebbe “pregato” l’Amministrazione quantomeno di procedere al pagamento degli stupendi in sostituzione, come previsto dal Codice Appalti, sottolineando l’importanza di soddisfare almeno i propri lavoratori.
Ma la Regione avrebbe pagato con incomprensibile ritardo i lavoratori. Tale ritardo, sostiene A.T.M., avrebbe ingenerato un vero e proprio “sistema” finalizzato unicamente a danneggiare l’Impresa.
La Regione pagherebbe con ritardo, mettendo nelle condizioni di non poter rispettare il termine per il pagamento delle retribuzioni ai propri lavoratori, i quali già il primo di ogni mese, senza attendere la liquidazione del corrispettivo regionale, depositerebbero ricorso per decreto ingiuntivo procedendo subito dopo al pignoramento di importi addirittura superiori all’ammontare degli stipendi.
Ma non finisce qui: l’azienda sostiene addirittura che la Regione avrebbe pagato in sostituzione, per la gran parte, lavoratori che avevano già pignorato i relativi importi e che, quindi, risultavano già soddisfatti in via giudiziaria.

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