Don Antonio Di Lalla, parroco a Larino e cappellano volontario, il 9 marzo scorso è stato mandato via dal carcere di Larino dall’attuale direttore facente funzione senza spiegazioni. Il carcere di Larino non è più un luogo dove espiare la pena, sta cambiando tutto. Anzi, è già cambiato tutto. La nuova direttrice, prima blocca e poi riduce ogni forma di volontariato, fino alle comiche: si autorizzano i volontari ad entrare ma non si autorizza l’apertura dei laboratori. Inoltre sono stai chiusi i luoghi di lavoro utili al reinserimento dei detenuti. Oggi c’è aria tesa non solo fra i detenuti ma anche tra gli agenti di custodia. Un appello prima che sia troppo tardi: impediamo che il carcere dismetta la funzione di riabilitativa e diventi un lager. E’ in atto un tentativo di spegnere la speranza e con essa la vita”.
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