Non passa giorno senza che l’amministrazione Castrataro faccia un regalo, si fa per dire, alla città di Isernia. Sempre in coerenza con quanto affermato in campagna elettorale. La verità è che Castrataro & Company stanno facendo tutto il contrario di quanto promesso per vincere le elezioni, approfittando del Centrodestra spaccato. Se non fosse stato così, il nostro caro sindaco starebbe ad Assisi a fare l’ingegnere nucleare e non il sindaco a Isernia, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Niente di personale, Castrataro è un ottimo e stimato professionista, ma come politico ne combina una al giorno. Treni che non partono più da Isernia, soste a pagamento che continuano a mettere le mani in tasca agli automobilisti isernini, piscina comunale che resta chiusa, nonostante le promesse, con una piscina privata che giustamente continua a fare affari, ala destra dell’auditorium, che doveva diventare una scuola superiore di informatica internazionale, e che, invece, quasi di nascosto, è stata assegnata a Protezione Civile e centrale del 118 della Regione, che bisogna ancora capire se pagheranno un affitto al comune, o no. Insomma, di tutto di più. Ma l’ultima prodezza merita di essere raccontata. Il comune ha assegnato i lavori di abbattimento e ricostruzione dell’ex Andrea d’Isernia, attuale sede della Croce Rossa. Ma, che si sappia, nonostante sollecitazioni e interlocuzioni varie, Castrataro non si è preoccupato minimamente di trovare una nuova sede alla Croce Rossa, che aveva proposto al sindaco il trasferimento nei locali chiusi e abbandonati dall’Afasev. E parliamo di una organizzazione sanitaria utilissima alla città con decine di volontari e ambulanze. Un’organizzazione che offre spesso ospitalità ai senzatetto, senza dimenticare quanto fatto in tempo di Covid. Insomma, via dall’Andrea d’Isernia, ma senza dire dove dovrà andare. E così Isernia rischia di perdere anche la Croce Rossa, nel silenzio e nella complicità di un consiglio comunale che assiste inerte e passivo alle prodezze di Pierino e compagni.
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