Oramai si va sicuramente verso un assetto bipolare per l’appuntamento di fine giugno, non ci sarà un terzo polo e il tempo stringe. C’è chi è partito prima, come il Centrosinistra, e chi ancora stenta a decollare, come il Centrodestra. Ma una cosa è certa oggi: sia da una parte, che dall’altra si tenta di cooptare movimenti civici e i due partiti collegati all’area di centro, cioè Italia Viva e Azione. Nel Centrosinistra c’è Facciolla che spera di tirarli dentro e sta lavorando per abbattere le resistenze degli integralisti, di quelli che cioè vedono i centristi come il fumo negli occhi. Ma bisogna vincere, ricorda Facciolla, e per vincere c’è bisogno dei moderati. Qui bisogna capire che, all’interno del centrosinistra, ci sono sostanzialmente due anime, entrambe riconducibili al sindaco di Campobasso, quella di Andrea Greco, che esclude la candidatura a presidente di Gravina, e quella riferibile ai Grillini più moderati, a Federico e al Pd, che vedono con favore il sindaco di Campobasso per due ordini di motivi. Il primo è che Gravina viene valutato come un fattore aggregante della coalizione, il secondo che, se Gravina va alla Regione, si libera il posto da sindaco del capoluogo in favore del Pd. Insomma, ai Grillini la candidatura a presidente, al Pd quella a sindaco. Contro questa visione, c’è Andrea Greco, che la combatte in ogni maniera possibile, per cui non sono escluse clamorose spaccature. E passiamo al Centrodestra che spaccato lo è da sempre. Qui nelle ultime ore è successo di tutto, dalla sostituzione con Claudio Lotito di Annaelsa Tartaglione, all’incontro di Roma, tra Antonio Tajani e Aldo Patriciello. Un incontro importantissimo che ha fugato tutte le chiacchiere e le indiscrezioni sul possibile addio a Forza Italia dell’eurodeputato molisano. Patriciello sta con Forza Italia, resta con Forza Italia e la foto scattata alla Farnesina con il vicepremier Tajani, coordinatore nazionale del partito, è più efficace di ogni smentita e spazza via tutte le voci. Per il partito di Berlusconi, però, la vera notizia è quella di Annaelsa Tartaglione, che è stata destituita dopo quasi sei anni passati alla guida di Forza Italia Molise e dopo aver ottenuto sempre buoni risultati per il partito. Le indiscrezioni dicono che Annaelsa non vada via per i risultati elettorali o le sue qualità politiche, ma per una precisa richiesta della compagna di Berlusconi, Marta Fascina. Se fosse vero, sarebbe una beffa per Annaelsa, perché solo 48 ore fa si parlava di lei come possibile alternativa alla ricandidatura di Toma. Vedremo lunedì, al vertice del Centrodestra convocato a Isernia, cosa accadrà, se verrà Lotito e cosa dirà alla stampa. Bisogna trovare un candidato governatore nuovo, oppure Lotito riproporrà Toma?
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