Una intossicazione da monossido di carbonio ed il trasferimento immediato, dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Pescara, alla Camera Iperbarica di Larino. È quanto accaduto ad una 27enne abruzzese sottoposta ad una seduta urgente nella sede frentana. Ieri il primo trattamento, oggi e domani gli altri.
“Abbiamo subito preso in carico la giovane donna – ha spiegato la direttrice del Centro iperbarico, la dott.ssa Adele Molinaro – ed il personale tecnico e infermieristico si è reso disponibile alle sedute anche nel fine settimana. La ragazza è ricoverata in uno dei 5 posti letto a disposizione nel reparto di riabilitazione. È fuori pericolo e la terapia procede nel migliore dei modi”
Una prestazione, quella della camera iperbarica, che rappresenta un fiore all’occhiello per il Molise. Da quando è stata riattivata e, in particolare, da quando è giunta in regione la dott.ssa Molinaro, le prestazioni sono raddoppiate: si contano anche fino a 4 sedute odierne. Vengono presi in carico casi di lesioni cutanee complesse, come ulcere vascolari e diabetiche, e vengono affrontate patologie sia di pertinenza ortopedica che della branca otorinolaringoiatrica. I pazienti che giungono a Larino per eseguire l’ossigenazione iperbarica possono contare su una assistenza globale pure se provegono da fuori regione, grazie alla collaborazione multidisciplinare tra il centro e gli altri specialisti afferenti.
“Sin dai primi giorni di insediamento – ha ribadito il direttore generale dell’ASReM, Giovanni Di Santo – avevo intuito l’importanza di una riattivazione full-time della Camera iperbarica, impegnandomi, inizialmente, con una convenzione per il suo funzionamento e, successivamente, con la riapertura in forma stabile, non da ultimo coinvolgendo una professionalità di spicco nazionale, proveniente dal Careggi di Firenze, così da garantire anche una mobilità attiva, essendo questa una camera Iperbarica punto di riferimento per il Molise, l’Abruzzo, l’alta Puglia e buona parte della Campania”.
Tanta soddisfazione per tale tipologia di offerta è stata manifestata pure dal direttore del Distretto di Termoli, Giovanni Giorgetta.
“Si tratta di una realtà – ha aggiunto – che rafforza la nostra sanità territoriale, rappresentando una risposta reale e concreta grazie alla competenza e alla costante disponibilità dei nostri professionisti”
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