Accuse fondate quelle rivolte dall’arbitro Gianmarco Meo, minacciato e colpito con un pugno in pieno volto nel giugno del 2022 durante una partita di calcio da lui diretta in territorio molisano. Lo ha stabilito il giudice dell’udienza pre-dibattimentale al Tribunale Penale di Isernia, che ha ammesso la costituzione di parte civile del direttore di gara.
Le indagini, infatti, avrebbero sancito l’aggressione da lui subita da parte un dirigente della squadra di calcio che ospitava l’incontro, per aver comminato un calcio di punizione in favore degli avversari.
La prossima udienza del processo è fissata per il 1 Ottobre.