“Il lago di Castel San Vincenzo e quello della Montagna Spaccata, non saranno più quelli che, ormai, siamo abituati a vedere.” È questo l’allarme lanciato dalle associazioni ambientaliste sulla questione della centrale elettrica di Pizzone.
“Dovremo assistere a continui abbassamenti dei livelli dell’acqua e repentini allagamenti. Probabilmente non potremo nemmeno più affacciarci sulle loro sponde”, si legge in una nota stampa congiunta delle associazioni, tra cui WWF Molise e Abruzzo.
“Chiediamo dunque ad ENEL di convocare urgentemente un tavolo di consultazione alla presenza di tutti i portatori di interesse, le amministrazioni comunali, il Parco Nazionale, le associazioni e ogni singolo abitante. Il progetto dev’essere illustrato nel dettaglio e discusso con chi, quotidianamente, dovrà convivere con rumori, traffico e cemento”.