L’AMBASCIATORE ISERNINO VINCENZO DE LUCA LASCIA IL SERVIZIO ATTIVO

In diplomazia dal 1989, De Luca ha vissuto in Sudan, Tunisia, Francia e Cina. La pensione dopo aver concluso il mandato da ambasciatore in India

Dal primo ottobre Vicenzo De Luca, isernino, 65 anni, va in pensione, lasciando il suo lavoro da ambasciatore, che tante soddisfazioni gli ha dato in una carriera diplomatica ai massimi livelli, in ogni angolo del mondo. La pensione dopo aver concluso il mandato da ambasciatore in India.
In diplomazia dal 1989, De Luca ha vissuto in Sudan, Tunisia, Francia e Cina, ha collaborato con Eni ed Enel, si è occupato dell’Expo di Milano, oltre che di promozione economica, scientifica e culturale del nostro Paese alla Farnesina. L’India è stata l’ultima tappa all’estero di De Luca: “Ho avuto il privilegio di vivere uno straordinario miglioramento dei rapporti tra Italia e India e di partecipare al nuovo impulso dato dall’elevazione delle relazioni bilaterali a partenariato strategico, decisa nel marzo 2023, nell’incontro a Delhi tra la presidente del Conisglio Meloni e il premier Modi. L’intensità del rapporto tra Italia e India si sta esprimendo attraverso una collaborazione multilaterale che ha visto continuità e punti di convergenza tra la Presidenza italiana del G7 e quella indiana del G20, fino all’approdo dei temi emersi dal G20 indiano, (come il ruolo dell’Africa e, in generale, del Sud Globale) sul tavolo del G7 appena concluso in Puglia”.
Tra i risultati di cui De Luca è più fiero,il rafforzamento della presenza italiana in India, grazie anche all’apertura del nuovo Consolato Generale a Bangalore, la capitale indiana dell’innovazione tecnologica e l’intensa collaborazione bilaterale nella cultura. “Ci siamo sforzati di coniugare gli studi storici al presente, promuovendo da un lato la tradizione italiana dell’indologia, campo nel quale vantiamo studiosi di rilevanza internazionale e creando dall’altro scambi innovativi tra i protagonisti contemporanei del cinema e del design”.
Soddisfazione infine per due accordi recenti per incentivare scambi nel campo della cultura e mobilità: “Faciliteremo flussi sia di studenti, che di lavoratori, consentendo una nuova immigrazione nell’area dei talenti e dei colletti bianchi”.
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