“L’Istat ha colto l’appello delle centinaia di Sindaci italiani che nelle scorse settimane hanno condiviso la lettera aperta al Presidente ISTAT per contestare le multe ai Comuni per mancate trasmissioni di dati statistici e chiedere all’Istituto di realizzare subito lo scambio dati automatizzato con i Comuni, previsto dall’articolo 12 del TUEL e ancora non realizzato.
L’appello dei Sindaci italiani, tra cui 77 della regione Molise, è stato accolto dall’Istat, aprendo un dialogo costruttivo con le istituzioni e Asmel, portavoce delle ragioni che hanno spinto i Sindaci a firmare e sostenere la campagna, è stata invitata ad un tavolo di lavoro con L’Istituto nell’ottica di una proficua collaborazione tra istituzioni e una semplificazione delle procedure amministrative.
Decisivo il supporto dei Sindaci molisani, tra questi il primo cittadino di Bonefro, Nicola Giovanni Montagano, che esprimendo la sua soddisfazione per il successo della campagna, ha dichiarato: «Ho sostenuto la campagna perché credo sia necessario far capire agli apparati centrali che i Comuni hanno bisogno di supporto e non di multe insensate. Quella di noi Sindaci è stata una sorta di chiamata alle armi e con il supporto di Asmel siamo riusciti ad unire le forze per difendere i nostri diritti».
Concorde con il suo pensiero anche i colleghi: Giuseppe Notartomaso, Sindaco di Campodipietra, Paolo D’Anello, Sindaco di Sepino, Antonio Tomassone, Sindaco di Pietracatella, Saverio Nonno, Sindaco di Fossalto, Nunzia Nucci, Sindaca di Sant’Angelo del Pesco e Arcangelo L’Ariccia, Sindaco di Matrice.
Il Segretario generale Asmel, F. Pinto ribadisce, del resto, che la cifra «associativa di Asmel è la rappresentanza e la tutela degli interessi concreti dei Comuni nei confronti delle Istituzioni centrali, che spesso preferiscono avvalersi della classica vecchia cinghia di trasmissione, l’Anci, che assume di detenere la rappresentanza unica degli enti locali».
Tra i firmatari dei Comuni molisani, anche: Guglionesi, Ripalimosani, Bojano, Sesto Campano, Campomarino, Montenero di Bisaccia, Portocannone e tantissimi altri.”
