Dopo le indiscrezioni sulla possibile soppressione dell’autonomia dirigenziale per il don Giulio Testa di Venafro duro intervento di Stefania Passarelli. La vicepresidente del consiglio regionale mette le cose in chiaro, in difesa della scuola venafrana:
“La discussione sul ridimensionamento scolastico, il cui rinvio è stato proposto da me e accettato dal Consiglio, è stata differita al 4 gennaio 2024.
Come prevedibile, il Decreto Milleproroghe, approvato il 28 dicembre, ha inserito la possibilità, per le Regioni, di attivare un ulteriore numero di autonomie scolastiche, in misura non superiore al 2,5% del contingente dei corrispondenti posti di dirigente scolastico e di direttore dei servizi generali e amministrativi.
Al netto delle polemiche che infiammano i social, della ormai nota pratica di puntare il dito e colpevolizzare chi è stato eletto (e anche chi ha legittimamente scelto chi votare) e degli annunci di sciopero, ritengo sia utile ripercorrere la vicenda.
Fermo restando quanto deciso dal Governo, ritengo che la politica debba tenere in debita considerazione quanto relazionato dall’Ufficio scolastico regionale che ha suggerito due accorpamenti a Campobasso e uno a Termoli: con la quota del 2,5% si potrà ‘salvare’ quindi uno dei due di Campobasso.
L’ipotesi Venafro, nel parere reso dalla dirigente Chimisso, era una mera alternativa: prova ne sia che in quel documento non è stato nemmeno definito quale istituto venafrano avrebbe potuto rischiare di perdere l’autonomia.
Il 4 gennaio torneremo in Consiglio per affrontare il Piano di dimensionamento scolastico partendo proprio da quel parere dell’Ufficio scolastico regionale che non menziona Venafro tra le dirigenze da accorpare.
Farò il possibile e l’impossibile, come sempre per far valere un dimensionamento che deve rispettare logiche territoriali e non politiche”.
