“Sono ritornato in servizio al pronto soccorso per gli ultimi giorni prima di andare in pensione. Ho trovato una situazione – scrive in post il primario del Pronto Soccorso di Isernia, Lucio Pastore – ancora più disastrata dove il rischio di errore clinico è sempre più alto. Cominciano a mancare farmaci e presidi sanitari e non è possibile eseguire esami importanti. Per la mole di accessi non si ha tempo di valutare con accuratezza i pazienti ed il rischio di commettere errori clinici è elevato. Ormai – conclude Pastore – stiamo in uno stato cadaverico, nel termine etimologico della parola”.
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