Due sentenze, quelle pubblicate del Consiglio di Stato oggi, venerdì 14 aprile, che rivoluzionano la sanità molisana. Il Consiglio di Stato stabilisce, infatti, un principio che varrà anche per gli anni successivi. Le prestazioni extraregionali non possono essere sottoposte a budget. Stesso discorso per le prestazioni regionali ad alta complessità che erogano il Gemelli e Il Neuromed in via esclusiva, come radioterapia, cardiochirurgia e neurochirurgia, non è possibile porre un tetto di spesa. Dunque tutte le attività di fascia A, che rappresentano il 90% di quelle erogate da Gemelli e Neuromed, non possono essere sottoposte a budget. Il Consiglio di Stato, dunque, ha accolto i ricorsi del Gemelli Molise e Neuromed, strutture difese dall’avvocato Salvatore Di Pardo, contro la struttura commissariale della Regione Molise e la presidenza del Consiglio dei Ministri. In sostanza la sentenza del Consiglio di Stato, che riformula quella emessa in primo grado dal Tar Molise, si pone in opposizione rispetto al tavolo tecnico romano per il quale era necessario porre un tetto di spesa per gli extraregionali. La sentenza stabilisce in maniera inequivocabile che il tetto non può essere fissato per la mobilità attiva, quindi per i pazienti extraregionali, e in generale per le prestazioni ad alta complessità.
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