Si nasconderebbero le ambizioni politiche di Donato Toma dietro i suoi ultimi “decreti” contro gli operatori privati della sanità molisana. Lo afferma, senza peli sulla lingua, Raimondo Fabrizio, capogruppo di Forza Italia al Comune di Isernia, che dice: “Con un provvedimento esclusivamente politico, emanato più per ripicca e questioni personali che per necessità e motivazioni logiche, giuridiche o economiche, è stata decretata la fine anche della sanità privata. Quella sanità che , con il passare degli anni, si era sostituita, con eccellenti risultati, alla pubblica, negli ultimi anni presa di mira da personaggi politici, lontani anni luce dalla realtà e dai bisogni di una comunità regionale che cercava speranze e cure al di fuori dei confini regionali. Una politica che, anziché dare risposte e soluzioni anche tramite compromessi, priva i cittadini di quelle prestazioni medico chirurgiche in parecchi casi vitali, che vanno a ledere se non ad eliminare del tutto il diritto fondamentale, di rango costituzionale, alla salute e di potersi curare nelle proprie strutture territoriali, soprattutto quelle di eccellenze. Non va dimenticato, inoltre, che i mancati ricoveri, le mancate prestazioni, alcune anche di natura urgente, sebbene frutto di uno scontro surreale hanno ricadute sui pazienti che necessitano, spesso urgentemente, di cure ed accertamenti. Per non parlare del disastro sociale legato alla perdita di posti di lavoro per tutti quei professionisti che, da anni, supportano le carenze di un territorio sempre più spoglio di servizi. Non si tratta di privilegiati ma di lavoratori a cui spesso ci siamo rivolti nel deserto lasciato sul campo della sanità pubblica. La politica, quella con la P maiuscola, è capace di scindere interesse pubblico e privato, necessità dei cittadini e spiccioli calcoli elettorali. Quella politica è mancata e continua a mancare”.
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