VARRA E MADONNA IN MAGGIORANZA. INFUOCATE LE REAZIONI DEL CENTRODESTRA

Le reazioni della coalizione di centrodestra al Comune di Campobasso sono state immediate e particolarmente accese

Questa mattina, durante l’appello delle 9.10, convocato dal segretario comunale di Campobasso, solo due consiglieri del centrodestra, hanno risposto presenti, garantendo il numero legale per la seduta del Consiglio: Giovanni Varra (Fratelli d’Italia) e Antonio Madonna (Noi Moderati). Giovanni Varra è stato eletto presidente del Consiglio all’unanimità dai 18 consiglieri e insieme ad Antonio Madonna, ha formato il gruppo “Campobasso Viva” in sostegno di Marialuisa Forte. Le reazioni nella coalizione sono state immediate e particolarmente accese.

«Il centrodestra in Consiglio comunale – si legge in una nota a firma della coalizione – oggi prende atto che due tra gli esponenti eletti con la coalizione, in barba alla volontà popolare, decidono di diventare stampella di un centrosinistra martoriato e falcidiato dalle faide interne.

Francamente, si rimane basiti dal fatto che dalla sera alla mattina le parole date possano non valere più nulla. Ma questo è ciò che ci ha regalato la mattinata di questo 12 luglio. Un sindaco che trova linfa vitale grazie a chi, oggi, ha deciso di tradire un gruppo che, compatto, coeso e con la forza dei propri numeri, poteva dettare tempi e linea politica, portando avanti il proprio programma.

Oggi, quindi, Giovanni Varra e Antonio Madonna – nonostante avessero deciso, all’indomani dell’esito del primo turno, davanti alle foto e ai video e insieme agli altri consiglieri eletti e primi dei non eletti, di firmare un documento di fedeltà verso Aldo De Benedittis – si rimangiano parola e firma, intraprendendo un percorso diverso che noi tutti contrasteremo in modo serio e intransigente, perché Campobasso non può essere ostaggio dell’accattonaggio politico. Accattonaggio, tra l’altro, già visto più volte in queste settimane.

Constatiamo, poi, ancora una volta, la solita e stucchevole politica del centrosinistra, con in testa Marialuisa Forte, che per le poltrone è capace di tutto. Pur di mantenere le poltrone, gli esponenti del centrosinistra si sono prostrati, dopo averlo fatto con Pino Ruta e Massimo Romano, anche con esponenti eletti nelle file del centrodestra, dando, ove mai ve ne fosse ancora bisogno, un’ulteriore prova dell’assoluta mancanza di spina dorsale e della loro malattia per il potere e le poltrone. Vogliono amministrare Campobasso solo per quello, di certo non per amore e interesse nei confronti della città e dei campobassani.

Noi saremo in Consiglio e non saremo seduti lì per noi stessi: saremo lì per i nostri concittadini che ci hanno votato e per far capire a coloro che invece non ci hanno accordato la loro fiducia l’errore che hanno commesso nel premiare queste persone, facendo di tutto affinché questa città non rimanga nell’ombra delle altre realtà regionali e nell’oblio politico nel quale vive ormai da troppo tempo».

Filoteo Di Sandro, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia: «Questa mattina abbiamo assistito all’insediamento del Consiglio Comunale di Campobasso caratterizzato essenzialmente dalla presenza della minoranza consiliare di centrosinistra sostenuta, purtroppo, da due consiglieri comunali eletti nel centrodestra. Uno di questi, il consigliere Varra Giovanni, pur non tesserato con il Partito, e stato eletto nella lista di FdI. Ricordo che Fratelli d’Italia è un Partito nel quale alcuni valori e comportamenti rappresentano la guida essenziale per chi è iscritto o si avvicina al Partito. Al contrario oggi abbiamo assistito al tradimento politico ed alla negazione di quei valori portanti da parte di chi ha utilizzato il nostro simbolo solo per fini ed interessi personali. Pertanto il consigliere Varra non rappresenta in alcun modo FdI ed è da considerarsi fuori dal Partito e dal gruppo comunale di FdI».

Sempre per FdI, «i sottoscritti consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Mario Annuario, Stefania Di Claudio e Francesco Pilone esprimono la totale amarezza per quanto accaduto in data odierna in seno alla prima seduta di Consiglio Comunale. Il tradimento subito da parte del primo eletto del Partito ci spinge a prendere tutte le distanze da simili atteggiamenti che non solo denotano mancanza di senso istituzionale e fedeltà al mandato elettorale, ma non rientrano nelle idealità e nei fini valoriali del partito. Ne prendiamo atto! Così come prendiamo atto che la compagine di centro sinistra, minoranza consiliare decretata dal voto popolare, per la sete di potere e di poltrone, oggi, dopo aver accolto la coalizione civica, loro avversaria fino a circa 40 giorni fa, “imbarca” anche transfughi eletti nel centrodestra per poter sopravvivere, campicchiare, e andare avanti alla giornata. Ringraziamo il Partito per i celeri provvedimenti intrapresi dal Coordinatore Regionale nei confronti di Giovanni Varra, pienamente convinti che Fratelli d’Italia rappresenti quella forza politica che contempla coerenza e linearità nelle decisioni importanti da assumere. Testimonieremo con forza e lealtà un’opposizione dura ed intransigente, in linea con il mandato elettorale ricevuto e consapevoli del senso di responsabilità che ci appartiene. Non faremo sconti a nessuno».

Il Fabio Cofelice, coordinatore regionale per Noi Moderati: «Una brutta pagina per la politica molisana, un bruttissimo esempio per chi crede ancora in determinati valori, per quanti si impegnano quotidianamente per portare avanti gli interessi collettivi. Quanto accaduto vede “Noi Moderati” prendere le distanze da un comportamento inaccettabile e scandaloso che nulla a che vedere con la Politica e la buona Amministrazione. Non lo meritavano i cittadini, non lo meritava la città di Campobasso e quanti hanno creduto e ancora credono che l’azione politica debba portare avanti idee, principi e valori. La squadra di ‘Noi Moderati’ continuerà ad andare avanti perseguendo ancora una volta e sempre questi valori come ha fatto fino a questo momento e come sempre farà, dicendo no agli inciuci e agli accordi sottobanco solo per nome e per conto di meri e puri interessi personali»

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