Ennesima odissea che riguarda la sanità molisana: è la storia, diffusa dal sito AMOLIVENEWS, di un 61enne alto-molisano costretto ad un viaggio della speranza quando, in piena notte, riceve una chiamata dal centro trapianti de L‘ Aquila, che gli comunica la disponibilità di un rene. Il paziente rischiava di doversi spostare anche per sottoporsi alla dialisi preparatoria, se non fosse stato per il lavoro del Dott. Mastrangelo dell’ospedale Caracciolo di Agnone e della sua equipe, nonostante la disponibilità notturna fosse stata soppressa per ragioni di risparmio nel 2017. Il Paziente, poi, non essendo ricoverato, ha dovuto provvedere autonomamente al trasporto presso il centro, con tutti i rischi che questo comporta.
Immediata la reazione dell’associazione per la tutela degli Emodializzati e trapiantati, che ha espresso rammarico nei confronti di Regione Molise ed Asrem per la mancata risoluzione dei problemi riguardanti i dializzati e i trapiantati, fatti presenti negli incontri istituzionali. Rammarico accentuato perché in tre anni non si è neppure risolto il problema del trasporto, nonostante una proposta di legge ferma in Consiglio Regionale e mai discussa.
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