Inchiesta sull’ospitalità dei migranti a a Sant’Agapito e nel Cassinate. Il verdetto del tribunale di Cassino è arrivato dopo cinque ore di camera di Consiglio, da parte del collegio penale.
Diciassette le condanne e cinque le assoluzioni nel processo ‘Welcome to Italy’, che si è concluso con la sentenza emessa dal presidente del collegio penale, Claudio Marcopido. Tra i condannati, anche due molisani: Giuseppe Di Pilla e Salvatore Maddonni, rispettivamente ex sindaco e tecnico comunale di Sant’Agapito, il paese in provincia di Isernia dove c’era uno dei centri d’accoglienza per i migranti finiti nell’inchiesta della procura di Cassino.
Il pubblico ministero, Alfredo Mattei, titolare delle indagini, lo scorso 7 maggio aveva chiesto la condanna per 17 dei 22 imputati.
Condannati Paolo Aristipini a 4 anni e 7 mesi, Katia Risi, due anni e tre mesi, Bruno Scittarelli, 4 anni e 10 mesi, Michele Murante, 4 anni e 4 mesi, Massimiliano Murante, 4 anni, Alessandro Pieroncini, 4 anni, Modesto Della Rosa, 3 anni e 4 mesi, Simone Di Nallo, 1 anno e 4 mesi, Giuseppe Di Pilla, 4 anni, Salvatore Maddonni, 4 anni, Giuseppe D’Errico, 1 anno e 4 mesi, Francesco Mosillo, 3 anni e 6 mesi, Lucio Secondino, 3 anni e 8 mesi, Dino Secondino, 2 anni e 8 mesi, Michele De Rosa, 2 anni, Luca Imondi, 2 anni e 6 mesi, Martino Valliante, 2 anni e 6 mesi. Tutti gli imputati sono stati condannati a pagare le spese legali e risarcire le parti civili.
Si chiude, dunque, il processo in primo grado dell’inchiesta condotta da Polizia di Stato e Guardia di Finanza, che ha prodotto centinaia e centinaia di faldoni per raccogliere tutte le risultanze dei controlli, delle verifiche e dei riscontri a carico delle cooperative che si occupavano della gestione dell’accoglienza. E che, come emerso, non garantivano una qualità della vita dignitosa ai loro ospiti, perché le risorse assegnate non venivano impiegate secondo le modalità previste.
Chiaramente si tratta del primo grado e quindi di una sentenza per la quale si può ricorrere in Appello. Quindi nulla è perduto per Di Pilla e Maddonni.
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